La tragedia del Covid ha messo in ginocchio il pianeta e, ovviamente, anche la nostra Milano, che pure, fino ad allora, il Sindaco aveva saputo amministrare con pragmatismo e lungimiranza.
Nel corso del 2020 abbiamo perso circa il 60% del flusso turistico, una tendenza che possiamo invertire con politiche che guardino al medio-lungo termine e che mettano al centro le persone.

Come ho raccontato nella mia breve biografia, credo nella libertà e nell’Europa unita, e in una società multiculturale che riconosca le persone oltre lo status di “straniero”.
Pur con tutti i suoi innegabili difetti contingenti (che andranno col tempo certamente corretti e migliorati) quando si è trattato di fronteggiare la pandemia l’Unione Europea c’è stata. E ci ha garantito più di 200 miliardi con il piano Next Generation EU.

Si tratta del più grande piano di investimenti a debito della storia del Paese. Decidere cosa farne, però, spetta solo a noi e le scelte che adotteremo oggi determineranno come sarà fatto il mondo in cui vivremo e in cui vivranno le prossime generazioni.
Possiamo scegliere di ritirarci sulla difensiva, di barricarci in una sorta di catenaccio calcistico, innalzando barriere nella speranza di passare inosservati e di scamparla in qualche modo.
Oppure possiamo reagire: e scegliere di aprirci all’esterno e di scommettere sul futuro.

Possiamo decidere che le parole d’ordine dei prossimi decenni saranno ambiente, diritti, innovazione, tecnologia, parità di genere, empowerment femminile, libertà economica, merito, libertà sessuale, inclusione sociale.
Possiamo fondare su questi valori il nostro futuro: non dopodomani, ma oggi, domattina appena svegli, in questo istante, qui e ora.
Cominciando da Milano, la nostra città: la più europea tra le città italiane.

Mi candido per il Consiglio Comunale per provare a dare corpo a alcune idee.
Le ho volute dividere in aree, richiamando i capitoli di spesa in cui sarà articolato il Next Generation EU.
E’ un ventaglio di piccole proposte per una città migliore, in linea con lo spirito del programma del nostro Sindaco, che tengo a ringraziare per aver voluto dare fiducia alla mia generazione. A noi adesso il compito di essere all’altezza di questa opportunità.